Ognuno di noi, chi più chi meno, è sommerso di roba: armadi e cassetti stracolmi di abiti, credenze stipate di alimenti, beautycase zeppi di trucchi e librerie piene di ricordi di viaggio, ninnoli, bomboniere… Se ti guardi intorno e non sai dove mettere le mani e ti senti sempre più soffocata dalla roba rimandando continuamente la revisione di ciò che serve davvero allora è proprio arrivato il momento di fare decluttering! Sì, proprio così, bisogna fare spazio a favore dello space clearing, liberarsi del superfluo.
Perché accumuliamo roba?
La cosa che ci lega di più agli oggetti sono le emozioni: un ricordo di viaggio, il soprammobile della nonna che non c’è più, il braccialetto regalato da un ex o da un’amica, abiti in cui magari non entriamo più ma che ci rammentano un appuntamento, un colloquio, un incontro.
Questi sono legami col passato che non portano niente di positivo: è giusto tenersi un oggetto per ricordo ma bisogna soppesare quello che si tiene… se si tratta di un soprammobile carino e che ci piace ancora ben venga, se è un quadro che odiamo e che teniamo lì solo perché ci sentiamo in colpa a buttarlo via perché ce lo ha regalato la mamma infischiandosene dei nostri gusti è bene toglierlo dal muro senza rimpianti!
Meno è meglio
Se decidiamo di fare decluttering è perché abbiamo preso coscienza di avere troppa roba superflua, che non ci serve, che teniamo lì e che prende spazio prezioso. Stare in ambienti più liberi influisce positivamente sulla propria vita, non ci si sente oppressi ma liberi di “agganciarci” solo a ciò che piace davvero e che ci fa bene.
Perché fare decluttering
L’obbiettivo non è avere case organizzate e minimal come quelle che trovi nelle riviste di arredamento… quelle sono location da fotografare, tu devi pensare alla casa come ambiente funzionale, accogliente e a misura d’uomo (non di obiettivo fotografico!).
Quindi sì a buttare via cose di cui ti rendi conto essere realmente superflue al fine di avere uno spazio che sia funzionale per le tue esigenze e per quelle di chi abita con te.
Quando fare decluttering
Durante le pulizie hai trovato oggetti che avevi dimenticato da anni e che pensavi di non avere più? Hai messo in un cassetto una cosa di cui non sei convinto pensando “ma chissà… magari un domani potrebbe servirmi…”. Hai ricevuto un regalo e dopo averlo spacchettato lo hai infilato nell’armadio o in soffitta perché non ti piace?
Ci sono tutti i presupposti per liberarti di cose superflue e inutili. All’inizio proverai comunque un po’ di resistenza a buttare via la tua roba, dopo quando ti accorgerai che in effetti non ti serviva più proverai un grande senso di liberazione.
Fare spazio nella tua casa e nel tuo ambiente di lavoro non deve essere un’attività forzata né stressante: decidi te le tempistiche, può essere fatto una stanza alla volta oppure dedicando un po’ di tempo al giorno fino al termine della “pulizia”. Non ti imporre tempistiche che non puoi rispettare perché altrimenti finiresti per abbandonare il progetto di liberare spazio o potresti buttare via cose di cui ti pentiresti.
Come fare decluttering
Mettersi a spulciare cassetti, scaffali, armadio e cucina non è un’attività che invoglia quindi non ci si deve assolutamente mettere in testa di agire in un colpo solo, altrimenti si abbandonerebbe subito il progetto di pulizia delle cose inutili.
La cosa migliore è riservarsi 10 minuti al giorno, sono pochi, facili da trovare e non stancano. In quel lasso di tempo si può rimettere a posto un cassetto oppure il ripiano di una libreria o di un armadio. Mentre fai pulizia porta con te un panno e uno spruzzino: con la scusa del decluttering potrai dare anche una pulita in posti che di solito non pulisci frequentemente. Se ne hai bisogno fatti una lista e giorno dopo giorno cancella la voce fatta, questo ti darà modo di avere sotto controllo i progressi del tuo decluttering.
Prima di iniziare poi prendi tre scatole o tre sacchi che saranno destinati a diversi scopi riguardo gli oggetti che hai deciso di eliminare: uno dedicato alle cose da buttare (mi raccomando poi procedi ad una precisa differenziazione in base ai vari materiali), uno dedicato alle cose da regalare (abiti, scarpe e coperte possono fare comodo a qualche parente oppure puoi donarle a qualche associazione) e uno dedicato alle cose da tenere. Quest’ultimo contenitore lo devi analizzare bene: se ci sono davvero cose che servono mettile nel posto giusto e usale.
Cosa buttare
E qui viene il dilemma, una volta che si arriva al dunque molti si fanno prendere dalla tentazione di mettere le cose “superflue” in soffitta o nel ripostiglio. Ricordati che è proprio questa azione che ti ha fatto accumulare oggetti inutilmente, sarebbe bene non seguire più quella linea.
Andrebbero eliminati elettrodomestici che non funzionano più (seguite sempre le linee guida dei rifiuti differenziati), soprammobili e bomboniere che reputiamo orrendi, fotografie, vecchi biglietti e tutto ciò che ingombra scrivania, credenze, comodini e comò.
Trucchi, creme, abbronzanti scaduti, vecchie agende, riviste e depliant. Riguardo i vestiti è vero che la moda è ciclica e che spessissimo tornano alla ribalta trend di qualche anno prima però se un abito non ti piace o ancora peggio non ti entra più è inutile attendere una moda che tanto non potrai seguire. Allora meglio dare questi abiti e scarpe a chi ne ha bisogno oppure venderli a mercatini dell’usato o vintage.
Ridai vita a ciò che rimane
Se da un cassetto o dall’armadio escono fuori capi che avevi dimenticato ma che ti piacciono ancora e che vuoi indossare di nuovo controlla che siano a posto. Manca un bottone? C’è un orlo scucito? Provvedi a recuperare quello che hai deciso di riutilizzare prima di rimetterlo nell’armadio: quindi cuci i bottoni lenti o aggiungi quelli che mancano, controlla se le cerniere si aprono e si chiudono bene e controlla gli orli di gonne e pantaloni. In questo modo non solo avrai nell’armadio solo ciò che ti piace e ti serve ma tutti i capi saranno pronti da indossare.
Altra cosa: se sei disordinato cronico il decluttering non ti trasformerà in un maniaco dell’ordine (e menomale!) però ti farà trovare un disordine “positivo” e non oppressivo perché hai intorno a te solo cose che ti servono e non che riempiono inutilmente gli spazi.
Per chi vuole imparare un metodo più accurato ecco un libro “Decluttering – il segreto del riordino”: