La candida spesso viene associata alla sua manifestazione come infezione vaginale che provoca intensi pruriti e perdite bianche piuttosto solide e abbondanti o come infezione del cavo orale (mughetto) estremamente comune nei neonati e nei bambini piccoli.
In realtà la candida (o meglio candida albicans) è un fungo che vive naturalmente nell’intestino e nello stomaco e la sua crescita viene tenuta sotto controllo dal sistema immunitario. Quando la candida vive in equilibrio con il nostro organismo è asintomatica e aiuta la funzione gastrointestinale collaborando alla digestione dei carboidrati; quando invece il sistema immunitario si indebolisce la candida ne approfitta per prendere campo generando non pochi problemi e difficilmente riconducibili a lei.
Sintomi della candida
La candida albicans è un microorganismo opportunista che ha una forte predisposizione alla mutazione: quando le difese immunitarie vacillano la candida ne approfitta e, invece di limitarsi a compiere il suo “dovere” fisiologico, attacca i tessuti dello stomaco e dell’intestino trasformandosi in un organismo patogeno parassita.
Vediamo quali sono i sintomi più comuni della candida albicans.
- Colite e gastrite: attaccando i tessuti di stomaco e intestino la candida provoca l’infiammazione delle mucose che, se perdura per molto tempo, può diventare anche cronica.
- Gonfiore addominale: quando la candida attacca lo stomaco rende difficoltosa la digestione dei carboidrati, ecco che dopo i pasti quindi ci si sente subito gonfi a causa della fermentazione.
- Accumulo di grassi: la cattiva digestione degli zuccheri provoca immancabilmente un accumulo di grassi che può provocare aumento di peso, aumento del colesterolo e dei trigliceridi e steatosi.
- Problemi al fegato: la candida gastrointestinale può produrre un numero altissimo di tossine che sovraccaricano il fegato.
- Ritenzione idrica: le tossine prodotte dalla candida creano problemi anche al sistema linfatico andando a intasare i linfonodi generando gonfiore in varie parti del corpo.
- Stipsi e diarrea: possono presentarsi singolarmente o anche combinate a causa della cattiva digestione degli zuccheri.
- Stanchezza: gli zuccheri non ben metabolizzati inducono un senso perenne di stanchezza e mancanza di energia che fanno percepire al fisico un bisogno intenso di carboidrati (pasta, pane, dolci, pizza..) di cui si nutre la candida andando quindi a creare un circolo vizioso.
Dato che la candida può entrare nel sangue tramite la mucosa intestinale, possiamo ritrovarla anche nei polmoni da cui nei casi estremi può provocare scompensi cardiaci perché rende difficoltoso il flusso sanguigno dal cuore all’apparato respiratorio. Non è raro trovarla presente anche nella cavità nasale e negli occhi. E’ molto probabile che i sintomi della candida gastrointestinale non si manifestino tutti insieme ma la presenza di lunga durata di diarrea o stipsi e una stanchezza pesante non giustificata sono campanelli d’allarme che devono insospettire sulla sua presenza.
Cause della candidosi
Come abbiamo visto la candida albicans è presente fin dalla nascita nel nostro organismo e lì rimane latente finché il sistema immunitario è solido. Le cause più frequenti che fanno insorgere la candida gastrointestinale sono trattamenti antibiotici e cortisonici e l’assunzione della pillola anticoncezionale: tutti questi farmaci destabilizzano la flora intestinale, indeboliscono il sistema immunitario offrendo così alla candida albicans la ghiotta occasione di espandersi.
In generale la candida viene attivata nella sua forma patogena quando le difese immunitarie sono basse: quindi anche in caso di altre malattie e soprattutto in caso di stress.
Dieta per curare la candidosi
Ci sono alcuni alimenti che vanno evitati per un po’ (per circa 1-2 mesi a seconda di quanto la candida albicans ha preso piede nell’organismo). Nella dieta quotidiana non ci devono essere sicuramente cibi che contengono farina bianca, lieviti, latte e latticini, zucchero dato che la candida vive florida grazie alla loro presenza. Poi se ci sono problematiche digestive andrebbero eliminati anche peperoni, melanzane, caffè, agrumi, aceto.
Trattamento della candidosi con la naturopatia
L’unione di dieta senza i cibi sopra menzionati e prodotti fitoterapici selezionati in base all’espansione della candida albicans assicurano il ripristino dell’equilibrio gastrointestinale e la messa a regime del fungo candida. Come prima cosa sarà necessario un integratore naturale per rinforzare il sistema immunitario. Ottimi quelli a base di semi di pompelmo che hanno eccellenti proprietà antivirali e battericide e garantiscono uno stimolo mirato alle difese immunitarie.
Per eliminare i fastidi gastrointestinali causati dalla candida come stipsi, gonfiore addominale, problemi digestivi e diarrea sono ottimi gli integratori a base di liquirizia che protegge naturalmente la mucosa dello stomaco. La liquirizia può rappresentare un problema per chi soffre di pressione alta: ci sono però in commercio dei prodotto trattati in modo particolare che hanno eliminato questa particolarità della pianta. Saranno necessari poi altri integratori se c’è un accumulo di grassi e un appesantimento a carico del fegato per aiutarlo ad eliminare le tossine eventualmente prodotte dalla candida.
Per la migliore selezione degli integratori rivolgetevi ad un naturopata che saprà consigliarvi i migliori prodotti per il vostro quadro di salute.
La candida nella metamedicina
Nella metamedicina il significato psicosomatico della candida (come delle micosi in generale) è legato ad un dolore dell’abbandono o alla mancanza di affetto da parte di una persona cara perché ci siamo separati o perché è morta, oppure la sofferenza può essere anche dovuta alla morte o la separazione da un animale domestico.
In particolare in caso di vaginiti è probabile che la candida sia sintomo di rabbia nei confronti del proprio partner, degli uomini in generale o della propria sessualità.